Google Ads può essere un valido alleato per gli albergatori, perché consente di raggiungere potenziali ospiti nel momento esatto in cui stanno cercando un hotel nella tua zona. Tuttavia, se utilizzato nel modo sbagliato, rischia di trasformarsi in una spesa inutile.
Ecco 5 errori molto comuni che chi gestisce un hotel dovrebbe evitare per ottenere più prenotazioni dirette e non sprecare budget.
1. Non impostare correttamente l’obiettivo della campagna
Molti albergatori iniziano una campagna Google Ads senza una strategia precisa, magari puntando solo ad “aumentare la visibilità”. Il problema? Se non comunichi chiaramente a Google qual è il tuo obiettivo (prenotazioni, chiamate, form compilati…), la piattaforma non saprà su cosa ottimizzare.
Google Ads funziona meglio quando ha dati chiari da analizzare: se ad esempio imposti come obiettivo il completamento di una prenotazione sul tuo sito, l’algoritmo cercherà attivamente utenti con un comportamento simile a quelli che prenotano.
→ Suggerimento: Prima di creare una campagna, chiediti cosa vuoi ottenere. Prenotazioni last minute? Più soggiorni in bassa stagione? Più visite al sito? Ogni obiettivo richiede una strategia diversa.

2. Ignorare le keyword negative
Soprattutto nelle campagne di Rete Ricerca, le keyword negative sono fondamentali per evitare di mostrare i tuoi annunci a utenti non interessati o fuori target. Non inserirle equivale a lasciare la porta aperta a clic inutili. Per un hotel, questo può significare apparire per ricerche come “come aprire un hotel”, “stage in hotel” o “hotel a Milano” quando la tua struttura si trova a Roma. Anche se il tuo annuncio è perfetto, se finisce davanti agli occhi sbagliati non convertirà mai (ma il clic lo paghi comunque).
→ Suggerimento: Analizza periodicamente i termini di ricerca reali che attivano i tuoi annunci (nella sezione “Termini di ricerca” della campagna). Potresti scoprire, ad esempio, che il tuo hotel a Roma compare per ricerche come “lavorare in hotel a Roma”, “corsi per receptionist” o “hotel economico per studenti”. In questi casi, aggiungi keyword negative come “lavoro”, “stage”, “corso” o “studenti” per filtrare il traffico non pertinente e aumentare la qualità delle visite.
3. Utilizzare solo parole chiave generiche
Un errore frequente è affidarsi esclusivamente alle parole chiave a corrispondenza generica, che sono il tipo predefinito in Google Ads. Questo approccio consente agli annunci di essere mostrati per una vasta gamma di ricerche, incluse varianti, sinonimi e termini correlati, ma dall’altro lato i tuoi annunci possono essere mostrati anche per ricerche molto lontane dall’intento reale del tuo potenziale ospite.
Google Ads ultimamente sta spingendo molto affinché gli inserzionisti utilizzino solo le parole chiave con corrispondenza generica e probabilmente nel futuro si opererà principalmente in questo modo. Tuttavia, ad oggi, è giusto avere un maggiore controllo sulla scelte delle parole chiave, creando un corretto mix tra tutte le diverse possibilità che il sistema mette a disposizione.
Per migliorare la pertinenza degli annunci, è utile comprendere i diversi tipi di corrispondenza delle parole chiave disponibili su Google Ads:
- Corrispondenza generica: mostra gli annunci per ricerche che includono varianti, sinonimi e termini correlati alla parola chiave. È utile per raggiungere un pubblico ampio, ma può generare traffico meno qualificato.
- Corrispondenza a frase: gli annunci vengono mostrati per ricerche che includono la frase esatta della parola chiave, con possibili parole aggiuntive prima o dopo. Si imposta racchiudendo la parola chiave tra virgolette, ad esempio “hotel a Roma”.
- Corrispondenza esatta: gli annunci vengono mostrati solo per ricerche che corrispondono esattamente alla parola chiave o a varianti molto simili. Si imposta racchiudendo la parola chiave tra parentesi quadre, ad esempio [hotel a Roma].
→ Suggerimento: Combina diverse tipologie di corrispondenza per bilanciare copertura e controllo. Inizia con keyword a frase o esatta per evitare traffico dispersivo e testa gradualmente le generiche solo se hai già impostato un solido tracciamento delle conversioni.
Se ti stai chiedendo se la tua attuale strategia Google Ads funziona davvero, o vuoi una mano per ottimizzarla al meglio e trasformare ogni euro speso in prenotazioni reali, contattaci: possiamo aiutarti con una consulenza su misura.
4. Portare gli utenti su una pagina poco efficace
Uno degli errori più gravi è investire in una campagna ben fatta che porta su una landing page inefficace. Non basta avere un bel sito: la pagina su cui atterra il visitatore deve essere veloce, mobile-friendly, chiara, coerente con l’annuncio e incentrata sulla conversione.
Se stai promuovendo una “promo primavera per coppie”, non ha senso rimandare alla homepage. L’utente si disorienta, deve cercare da solo l’offerta e potrebbe abbandonare il sito dopo pochi secondi.
→ Suggerimento: Crea pagine di atterraggio specifiche per ogni offerta o segmento di clientela (famiglie, coppie, sportivi ecc.). Assicurati che ci sia una CTA ben visibile e che tutti i benefici siano subito chiari.
5. Non monitorare correttamente le prenotazioni e le conversioni
Molti albergatori pensano che basti guardare i clic o il traffico per capire se una campagna funziona. Ma senza un tracciamento corretto delle conversioni (prenotazioni, telefonate, richieste di preventivo), non hai idea del reale ritorno sull’investimento.
Ogni azione che ha valore per te deve essere monitorata: se non sai quante prenotazioni derivano da Google Ads, come puoi capire se stai investendo bene?
→ Suggerimento: Configura Google Analytics 4 e Google Tag Manager per tracciare le azioni importanti sul tuo sito. Monitora anche le chiamate provenienti dagli annunci, molto frequenti nel settore hospitality. I dati ti aiuteranno a prendere decisioni migliori e a ottimizzare le campagne in modo intelligente.

In conclusione
Google Ads è uno strumento potente per aumentare le prenotazioni dirette e ridurre la dipendenza dalle OTA, ma solo se usato con consapevolezza. Evitare questi 5 errori ti permetterà di aumentare l’efficienza del budget, migliorare le performance delle campagne e ottenere risultati reali.
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